Al mattino, quando prendo il treno, è facile sentire l’alternarsi di, per così dire, profumi diversi…
C’è chi sa fortunatamente di bagnoschiuma o shampoo, segno di una doccia appena fatta. O di fragranze costose appena spruzzate, a volte troppo dolci o insistenti ma pur sempre piacevoli, sicuramente migliori di un deodorante maleodorante. Poi c’è chi sa di caffè con annesso cornetto, di bucato appena steso, di crema, di buono, di zucchero filato, di….
Poi c’è un ultima categoria, quella che più risveglia la mia curiosità e non solo: i “profumi indefiniti”. Misti indescrivibili che forse neanche chi li emana tollera. Un esempio sono gli aliti mattutini che raccontano esattamente cena, post-cena e colazione o quegli abiti indossati per troppo che hanno visto impanature, fritture e cene al chinese.
Non so se ho reso l’idea. Ma secondo me questi “profumi mattutini” meriterebbero più attenzione, perché anche loro hanno tante cose da raccontare…