Lo sguardo dell’ultimo sospiro

 

Sono sempre stata un’amante della sera e delle stelle e anche in questa nottata in cui tutte le luci, una ad una, iniziano a spegnersi e con loro il mio respiro, sento di non essere cambiata per niente, sono sempre me stessa. Colei che, oggi più che mai non ha belle maschere da esibire: non posso che mostrare i segni di questi ultimi mesi di sofferenza fisica e psicologica e sul mio volto stanco ho ancora un sorriso accennato che per gli altri sembrerà forzato, ma per me è l’unico modo di dimostrare che in realtà ho ancora tanta vita dentro.

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Sono qui in un letto d’ospedale e mi guardo attorno, è notte fonda ma io le mie stelle non riesco a vederle, dalla finestra filtra solo un po’ di luce artificiale che mi rattrista un pò. Non ho la forza di sollevarmi nè di urlare, di sfogare la rabbia che sento dentro. So che tutto sta per finire ma non mi va di gridare aiuto, voglio solo lasciarmi cullare dai miei ultimi pensieri e da questa notte così strana. Io che spesso ho avuto bisogno di star sola, di chiudermi dentro me stessa per riuscire ad affrontare i problemi, ora sento più che mai questa solitudine volontaria. Io che sono sempre stata una donna forte che per scelta ha sempre voluto affrontare tutto da sola, di non coinvolgere gli altri nei miei problemi, per non vederli soffrire per me. Ma questa volta so che anche se sono io che lotto contro il mondo, contro questa malattia che mi fa spegnere piano piano e non mi dà via d’uscita, chi mi vuole bene soffre e spera con me. So che nei loro letti in questo momento mi pensano, ma di certo non possono immaginare che questa notte mi abbraccerà per sempre, lasciando che questa malessere con cui ho cercato di diventare amica e di trovare un compromesso, brucerà tutte le nostre speranze. Il tumore è come un diavolo avido che prende tutto ciò che di buono hai, arriva in sordina e poi quando si sente scoperto tira fuori tutto il veleno che ha e ti corrode, senza darti spiegazioni. Ma i pensieri no, quelli non me li ha potuti consumare, loro sono ancora qui con me e accompagnano questi miei ultime sospiri. Perché, ora lo so, quando sei arrivata al capolinea lo senti, lo senti quando è arrivato il momento di salutare tutti e lasciare che la vita faccia il suo corso, se così si può dire.

Fra poco mi addormenterò e il mio sarà un sonno profondo da cui non ne riemergerò più. L’unica cosa che mi dispiace è che ora, mentre tutto tace intorno a me e nessuno può immaginare che è davvero arrivato il mio momento, non posso guardare negli occhi chi in questi anni mi ha voluto molto bene. Non posso abbracciarli per l’ultima volta, dargli il mio affetto. E’ a loro che penso, non posso farne a meno.

E’ una notte di resoconti questa, in cui la mia vita mi passa davanti e mi fa commuovere una seconda volta. Piano piano, pezzo dopo pezzo, ogni cosa si sta sgretolando, le sento scivolare via e d’un tratto inizio a sentirmi più leggera. In fondo mi sento serena, son consapevole del fatto che nessuno mi ridarà i miei anni felici, quando tutto era più facile e la vita era vita, perché in questi ultimi mesi non è stata vita, è stato solo un calvario. E se piango ricordando ciò che è stato è perché son felice di aver percorso un pezzo di strada qui, con la mia famiglia, con le persone a cui ho voluto bene. Sono felice del lavoro che mi sono scelta, dei rapporti che mi sono costruita, dei libri che ho letto, dei valori in cui ho creduto, delle scelte che ho preso, delle gioie che ho vissuto, delle amarezze che ho senito e di tutto quello che è stato. Ora vorrei solo dire grazie a ogni persona che mi ha regalato un pezzo di se perché, se anche le strade a volte si dividono, i ricordi restano e ora che mi guardo alle spalle non vorrei dimenticare proprio nessuno di loro. Spero anche io di restare nel cuore e nei pensieri di qualcuno, questo mi renderebbe molto felice perché ho letto da qualche parte che il ricordo è un modo per incontrarsi.

Non lo posso negare che vorrei che qualcosa cambiasse, vorrei, domani mattina poter vedere l’alba e il sole che torna a brillare, ma io credo nel destino e se il mio e questo ora chiuderò i miei occhi, perché è arrivato il momento e anche se non l’ho scelto io, mi sento pronta. Sono davvero arrivata alla fine, è partita anche la musica di sottofondo, i titoli di coda e i miei ricordi di una vita che è stata veramente emozionante. Quando penserete a me in questa notte, immaginatemi come una di quelle stelle cadenti che cessa di brillare, ma mentre va via si fa notare e nel cielo lascia una scia in segno di saluto. Grazie.

Pubblicato da

Trentenne, comunicatrice di natura, scrittrice per hobby e amante del mare. Una sarda con il sole negli occhi.

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