Uno sguardo ai ricordi che tornano dal passato…

  Una foto, un profumo, una frase, una canzone… Basta poco per far sì che i nostri ricordi tornino a essere vividi. Oppure basta che quella persona che per noi appartiene ad un passato ormai sbiadito, in qualche modo torni nella nostra vita, così, d’improvviso, forse con un po’ troppa disinvoltura. E li inizia la confusione. E’ guerra aperta tra istinto e ragione, tra cuore e orgoglio.

“Sarà forse un segno del destino o sarà  un modo per mettermi alla prova? Devo rendermi conto che ora sono un’altra, non sono più quella che era anni fa, sono forte, devo essere forte. Di certo questa presenza ritrovata non mi farà distruggere tutto il castello di convinzioni che mi sono costruita dopo quella porta sbattuta in faccia.

Ma i pensieri non li posso fermare, quelli partono spontanei verso mete che conosco bene e nel giro di poco mi ritrovo a ripescare momenti passati, spensierati, momenti di gioia spaziale, quando credevo di poter toccare il cielo con un dito, quando ero pienamente convinta di aver raggiunto lo stato perfetto di felicità, quella allo stato puro. Lo so che sono fatta cosi, a volte preferisco attaccarmi ai ricordi piuttosto che guardare al futuro e lasciarmi cullare da ciò che è stato, anche se ormai è palesemente insensato.

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Guardo fuori dalla finestra con uno sguardo da ebete e un mezzo sorriso incantato, questo tramonto mi ricorda quella volta che… E da li tutto parte come un flusso di coscienza tenuto per troppo tempo dentro di me. Come a dire: quanti bei momenti, quanto ero felice allora! Quanto vorrei che… E poi d’improvviso davanti a quella mezza frase mi fermo, stupita di me stessa, di averlo solo pensato, perché non ha senso tutto questo, non ha senso neanche fare certi pensieri. So che non è quello che vorrei. So che è solo un momento di fragilità, in cui vado alla ricerca di un briciolo d’affetto che, se da qualche parte c’è qualcuno pronto a darmelo, evidentemente non l’ho ancora incontrato. Ma aspetterò, nel frattempo, in questa serata così strana continuo a godermi i ricordi che scorrono per la mente come diapositive sterili che nella loro staticità mostrano quanto siano ormai vecchie e sorpassate. Vecchie e sorpassate, sono queste le due parole che cerco di imprimere come chiusura dei miei ricordi e di questa serata, davanti ad un cielo che in effetti mi ricorda che…”

Certe volte quei ricordi che abbiamo rinchiuso in piccole collezioni di foto, lettere e cianfrusaglie e messo dentro vecchie scatole ormai ingiallite, che anche inconsapevolmente ci portiamo dentro, sono difficili da descrivere a parole e soprattutto da cancellare. In fondo siamo tutti uguali, dentro il nostro volto, dietro il nostro vivere quotidiano, esiste un mondo che nessuno conoscerà mai veramente. E’ fatto di tanti flash-back che tornano continuamente nella nostra mente, di strane sinfonie e di pensieri che non ammetteremo davvero mai a nessuno. Siamo fatti cosi, ci piace essere sempre un po’ misteriosi. Ognuno di noi ha le sue stranezze, le sue angosce e i suoi sogni, ma sicuramente tutti teniamo stretti, dentro di noi, i ricordi, belli o brutti che siano e credo che sia giusto non dimenticarli mai, tra cumuli di polvere e cassetti ormai stanchi di custodire troppi segreti. Penso sia giusto, qualche volta, tirarli fuori questi ricordi, condividerli, dargli una spolverata e trovare il tempo di ricordare chi ha fatto un pezzo di strada insieme a noi, perché chi sfiora la tua vita, in qualche modo ci resta per sempre.

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Trentenne, comunicatrice di natura, scrittrice per hobby e amante del mare. Una sarda con il sole negli occhi.

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